Il Cavalcavia che dalla Stazione conduce all'Arcella venne dal Municipio chiamato via Guariento in onore di questo pittore nostro concittadino. L'anno di nascita del Guariento è incerta, sappiamo che suo padre si chiamava Arpo morto prima del 1350 e che abitava presso il Duomo di Padova. Da un documento del 17 ottobre 1378 nel quale è nominata una figlia del Guariento, sembra egli sia morto in quell'anno o poco prima. un fatto però che egli fu il migliore allievo di Giotto, fra i tanti che ne ebbe l'illustre fiorentino durante la sua lunga dimora a Padova. Ben poche opere ci restano del Guariento; parecchie sue pitture esistevano .nella chiesa di S. Agostino demolita un secolo' fa. Nella cappella maggiore della chiesa degli Eremitani ammiransi suoi dipinti, purtroppo malamente restaurati nella parte superiore, nel 1589. Venne chiamato a Venezia nel 1365 dal Senato per dipingere la Sala del Maggior Consiglio ed egli vi ritrasse la Guerra, di Spoleto e la Gloria del Paradiso in modo così mirabile che i Veneziani correvano in folla ad ammirarla. La prima andò distrutta dall'incendio del 1577 e la seconda è ancora coperta dal grande quadro, con lo stesso soggetto, che vi, dipinse Giacomo Robusti detto li Tintoretto. A Padova, oltre che agli Eremitani abbiamo di suo le pitture nella Sala dei Giganti, nella ex Biblioteca Universitaria Sala che non si sa perché venne abbandonata e dimenticata, .e sarebbe una delle meraviglie della città. Al Museo Civico vi sono 30 tavole sue e altre pitture che erano nella Cappella dei Carraresi, ora Sala delle adunanze dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti. Altri suoi quadri sono nel Castello del Cattajo presso Battaglia.
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